martedì 22 giugno 2010


Dopo la pizza con i colleghi torno a casa. E' stranamente tardi, non sono più abituato e mi affretto provvedendo ai vari obblighi presonno. Pisciata e spazzolatura dei denti, distribuzione dei viveri alle bestie, fumata conciliatrice e via a letto. Accendo la tv, imposto il timer e scelgo il programma più indicato a produrre le condizioni ideali al riposo. Partita del campionato del mondo di calcio: Spagna - Honduras (replica notturna).Squadre schierate partono gli inni nazionali.Cazzo che scena! non canta nessuno!! ah ma l'inno spagnolo dopo la dittatura franchista ha "perso" le parole...già, non capita quasi più di vedere degli sportivi ammutoliti durante l'esecuzione del proprio inno ma ricordo che un tempo questo era normale per noi italiani...Da qualche anno ci siamo fatti coinvolgere in questa gara all'orgoglio nazionale senza neanche conoscere la storia del nostro paese. Sti cazzi di Mazzini o Cavour, sti cazzi della grande guerra o della lotta partigiana, io so l'inno a memoria e questo basta ad ostentare l'amor di patria. Beh, la prima cosa a cui ho pensato è quanto dice Tony Pagoda, il protagonista di "Hanno tutti ragione" (Paolo Sorrentino):


"...La stanchezza è la migliore amica della libertà.Uno passa la vita a credere che la volontà, l'applicazione, la determinazione di carattereti possano avvicinare alla libertà. Manco per il cazzo. Solo la stanchezza ti porta in quella famosa stanza senza pareti, la libertà. Solo stanco di tutto puoi finalmente dire: non vengo. Non partecipo. No, no e ancora no. La libertà è dire sempre no".

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